Tutto ciò che c’è da sapere sulla Fontana di Sant’Andrea Apostolo
Punto di riferimento degli amalfitani, l’opera è diventata nel tempo una delle icone più rappresentative della città di Amalfi.
Di Redazione, foto di copertina di Salvatore Guadagno
Domina la Piazza Duomo, la fontana di Sant’Andrea Apostolo, patrono della città di Amalfi, orgoglio e punto di riferimento di tutti gli amalfitani.
Il lavoro di Pagano
Restaurata nel 2018, l’opera risale alla meta del 18esimo secolo. Nel 1757, infatti, il governo che amministrava al tempo la cittadina decise di arricchire la sua piazza con la costruzione della fontana. Ad eseguire i lavori, a seguito della decisione di don Francesco Pisani, fu Gennaro Pagano, marmorano napoletano. Alcuni studiosi, infatti, trovarono molte similitudini con l’iconografia partenopea. La fontana di Sant’Andrea, infatti, ripropone in una forma semplificata i canoni barocchi espressi in esempi più complessi dalle coeve fontane del parco di Capodimonte.
I simboli
Inizialmente collocata ai piedi della scalinata del Duomo, nel 1800 fu trasferita nella sua posizione attuale. Al centro dell’opera è raffigurata una statua marmorea di S.Andrea che tiene in mano la croce del martirio. Ai suoi piedi quattro angeli, che corrispondono ai punti cardinali, sono affiancati da grandi pesci che fanno fuoriuscire dalla bocca getti d’acqua. Sul lato sinistro è collocata una colomba, mentre sul lato destro si trova il pulicano, proteo marino, definito cosi poiché riconducibile ai lineamenti del volto di un pescatore amalfitano. Al centro della struttura si trova una sirena, che secondo esperti, rimanderebbe alla sirena Partenope, fondatrice e simbolo della città di Napoli. Nel suo splendore, la fontana di Sant’Andrea è diventata nei secoli una delle icone più rappresentative della città di Amalfi.
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