Notte a Villa Cimbrone: visita speciale ai giardini di Ravello sotto la Luna del Cervo
7 luglio 2025, di Susy Pepe. Foto per gentile concessione di Villa Cimbrone
C’è un giardino, in Costiera amalfitana, in cui la bellezza non è semplice ornamento, ma materia viva del pensiero. É Villa Cimbrone, a Ravello, che svela i sui giardini di notte per la Luna del Cervo. Mercoledì 9 luglio 2025 saranno eccezionalmente aperti in orario serale, dalle 20:45 alle 22:00. Sarà un evento intimo e straordinario: una passeggiata al tramonto in uno dei parchi più iconici del Mediterraneo, culminante con la vista della luna piena dalla celebre Terrazza dell’Infinito, sospesa sul mare sotto il plenilunio come una visione.
La Luna del Cervo, così chiamata dalle antiche tradizioni delle tribù native nordamericane, segna il momento in cui i cervi maschi iniziano a rigenerare le proprie corna. È una luna di trasformazione, di crescita silenziosa. In astrologia, si manifesta quando il sole è nel segno del Cancro: un tempo favorevole alla riflessione, alla cura di sé, all’ascolto profondo.
“Per questa occasione – dichiara Donato Marzolla, direttore dell’hotel della famiglia Vuilleumier – abbiamo deciso di aprire le porte di Villa Cimbrone in serata per offrire a residenti e visitatori un’esperienza unica di osservazione, immersi in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza con la possibilità di trattenersi al nostro bar panoramico e volendo anche al nostro Cocktail bar V Lounge.”

L’incanto dei Giardini di Villa Cimbrone. Dove la bellezza si fa pensiero. E la luna accompagna il silenzio.
Passeggiare tra le geometrie verdi di Villa Cimbrone, quando il giorno si spegne e la notte inizia a vibrare, significa ritrovare un rapporto arcaico con il tempo. È un invito a rallentare, a respirare. Ad ascoltare i rumori del giardino: lo scricchiolio della ghiaia, il fruscio discreto degli alberi, il silenzio immoto e liquido della luce della luna che piove sulle statue e si fonde a specchio col mare che vasto si apre di fronte alla Terrazza dell’Infinito, il frullare delle ali di una civetta che interrompe il silenzio della notte col suo canto. È una meditazione collettiva, ma silenziosa.
Il passo si fa lento lungo il viale principale, incorniciato da alti cipressi, si avanza tra prati curati e architetture verdi, e a poco a poco compaiono le prime statue, sentinelle silenziose di un giardino che è anche museo all’aperto. Nel roseto, dove l’aria si fa più densa, più intima, fioriscono varietà antiche e rare, dalle corolle disordinate e autentiche, mai eccessive, dal profumo tenue e inconfondibile. Il cammino porta fino a uno dei luoghi più simbolici del giardino: il tempietto che fa da portale alla Terrazza. Qui si erge Demetra, dea greca della fertilità e delle messi, scolpita con una spiga in mano come a benedire la fecondità della terra, custode e spirito protettore di questi luoghi. Di notte, sotto la luce lunare tagliata dalla copertura del portale, la sua presenza si fa più intensa, ieratica: pare che vegli sul giardino. E su chi lo attraversa.

Infine, la prospettiva si apre e si allunga, come un respiro che si tende verso l’estremo: la Terrazza dell’Infinito appare all’improvviso, teatrale e sospesa. Le statue bianche, in fila come antichi oranti, guardano il mare senza tempo della Costa d’Amalfi, che si veste di blu tenebra e luce lunare. Si resta fermi, quasi trattenendo il fiato, di fronte a questo paesaggio. Infinito. Appunto.
Molte culture celebrano la Luna del Cervo come momento propizio alla raccolta delle erbe, alla contemplazione, alla ridefinizione degli intenti personali. Villa Cimbrone si fa, per una notte, tempio naturale di questa antica energia.

A passeggio nella storia: Lord Grimthorpe e il V Club
L’apertura notturna di Villa Cimbrone non è solo una visita: è un rituale di bellezza. Un’occasione per immergersi in un paesaggio che è anche paesaggio interiore. La villa nacque come eclettico rifugio creato agli inizi del Novecento da Lord Grimthorpe, eccentrico nobiluomo britannico e raffinato umanista, che qui diede forma a un sogno: un eden sospeso tra terra e cielo, scolpito nella roccia e nella memoria. Acquistò l’antica villa nel 1904 e la trasformò in un mosaico di culture e stili, fondendo elementi neogotici, classici, moreschi. Ma furono soprattutto i giardini, incastonati sul promontorio di Cimbronium, a incarnare la sua visione. Ridisegnati agli inizi del Novecento con il contributo della botanica inglese Vita Sackville West, i giardini si estendono per circa sei ettari e sono tra gli esempi più importanti che la cultura paesaggistica e botanica anglosassone abbia generato al sud d’Europa. Sono aperti tutto l’anno e visitabili ogni giorno con ticket di ingresso.
In questi luoghi, negli anni ’20 del Novecento, si ritrovavano gli intellettuali del Bloomsbury Group, in parte raccolti nel cosiddetto V Club che prende il nome dalla stessa villa. Tra i suoi frequentatori: Virginia Woolf, Leonard Woolf, E. M. Forster, John Maynard Keynes, Lytton Strachey, Vita Sackville-West. Uomini e donne che, camminando lungo il viale dell’Immenso, dialogavano sul destino dell’Europa, sulla libertà, sull’arte, costruendo un nuovo umanesimo, intimo e rivoluzionario. Negli anni ’60 del Novecento, Villa Cimbrone viene acquistata dalla famiglia Vuilleumier di Ravello, che ancora oggi ne è custode.
Informazioni utili
📍 Villa Cimbrone – Via Santa Chiara 26, Ravello (SA)
📅Mercoledì 9 luglio 2025
🕰 Orario di visita serale: 20:45 – 22:00 (ultimo ingresso) – Ticket ordinario 10 €
🎟 Esperienza consigliata in silenzio, senza fretta.