La sostenibilità della Costa d’Amalfi

Negli ultimi due anni sono stati sviluppati progetti che hanno cercato di ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Iniziative che si sono avvalse dell’avanguardia tecnologica, di narrazioni e di importanti collaborazioni. Tutto ciò è servito per arrivare qui: dal 13 settembre debutta un innovativo progetto che coinvolge il Distretto Turistico Costa d’Amalfi, l’ENIT Agenzia Nazionale Turismoe il Forum Anders Reisen per promuovere la destinazione come meta per un viaggio responsabile.

8 settembre 2021, di Anna Volpicelli. 


Quando si parla di turismo e natura, la Costiera Amalfitana è una delle destinazioni più ambite, per la sua capacità di offrire una proposta di viaggio rigenerativo, che spinge cioè a trovare soluzioni creative che rigenerino non solo il turista, ma anche l’ambiente. Tale concetto, infatti, implica una modalità di spostarsi e di esplorare il territorio che predilige il rispetto dell’ecosistema e la sua biodiversità, l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e il sostegno dell’economia locale, che include la riscoperta dei beni culturali, delle arti artigiane del luogo e del cibo locale.

Una filosofia di vita in Costa d’Amalfi

La sostenibilità non è né un concetto nuovo alla Costiera Amalfitana né una pratica di tendenza. Coltivare e nutrire un profondo e umile rispetto per la natura circostante, cogliere i doni dei suoi frutti per crearne qualcosa di unico che testimoni l’essenza inconfondibile del territorio, è qualcosa che ha radici profonde. La natura contadina di questa terra ha educato la popolazione a vigilare costantemente sul benessere delle proprie risorse ambientali, che siano queste le distese di limoneti, le ampie vigne che dipingono i paesaggi di Tramonti o di Furore, le riserve naturali come la Valle delle Ferriere, i numerosi sentieri che dai monti conducono ai centri abitanti. I beni culturali e archeologici che ancora oggi rappresentando l’orgoglio di residenti e attraggono ogni anno numerosi visitatori. 

La tradizione dell’artigianato locale, come l’arte del tombolo, che ancora oggi è un valore e allo stesso tempo un’attività che viene portata avanti dalle giovani generazioni. Le domande che per molto tempo si è posto il Distretto Turistico Costa d’Amalfi, insieme ai molti imprenditori locali e operatori del turismo sono state: come proteggere e contemporaneamente valorizzare questo grande patrimonio? Come educare i milioni di turisti che ogni anno giungono in questa destinazione? Quali soluzioni proporre per ridurre l’over–tourism?

Positano in Costa d'Amalfi
Positano. Redazione Authentic Amalfi Coast

Le iniziative: dalla tecnologia alla narrazione

Da questo costante interrogarsi sono nati una serie di progetti che hanno coinvolto scuole, con l’obiettivo di educare i più giovani a comportamenti virtuosi. Si sono instaurate collaborazioni con start up emergenti, specializzate nel ridurre l’impatto sull’ambiente, come per esempio l’applicazione Junker, che ha aiutato numerosi residenti alla raccolta differenziata, o il progetto Little Hunter, il robot marino, che ha vigilato sulla condizione delle acque del mare, per mantenerle pulite e cristalline, e infine le Sentinelle Spazzamare, il catamarano che nell’estate del 2019 si è occupato di raccogliere e smaltire tutti i rifiuti che purtroppo venivano abbandonati nel mare. 

E dove la tecnologia non è riuscita ad arrivare, il Distretto Turistico Costa d’Amalfi si è avvalso della parola e dell’immagine per creare una narrazione che facesse luce su ciò che i residenti definiscono “L’Altra Costiera”, la parte alta della Costa d’Amalfi. Quella zona che attraversa i Monti Lattari, ricca di villaggi, fra cui Scala, Pontone, Agerola, Tramonti, ancora poco conosciute. 

Ha lanciato quindi questa rivista con l’obiettivo di raccontare luoghi poco battuti, che spingano il visitatore a intraprendere percorsi fuori dai circuiti del mainstream. In modo creativo, insomma, si è trovato una via per abbattere l’over–tourism, per condurre con mano le persone ad esplorare nuovi orizzonti, a entrare in contatto con imprenditori agricoli, che oltre al limone, coltivano pomodori, come il fiascone, tipico di queste zone. Ha aperto le porte a monumenti e chiese spesso dimenticate, che raccolgono al loro interno affreschi medievali, ancora non visti. 

Tutto questo fa parte di un lungo percorso mirato a far diventare la Costa d’Amalfi una Destinazione dove la sostenibilità non score solo nelle vene dei residenti, ma diventa un modo di viaggiare, una esperienza alla portata di ogni turista.

Un appuntamento importante

Allo scopo di continuare a promuovere ed esaltare le qualità sostenibili intrinseche nel territorio, il Distretto Turistico Costa d’Amalfi, in collaborazione con ENIT Agenzia Nazionale del Turismo e Forum Anders Reisen, un’associazione aziendale e imprenditoriale con sede ad Amburgo specializzata in un turismo a impatto zero, ha lanciato il 13 settembre 2021 il progetto Costiera Amalfitana verso un turismo sostenibile.

 Un’iniziativa che si svilupperà su due appuntamenti al fine di valorizzare la destinazione come luogo ideale per una vacanza responsabile. Dal 13 al 17 settembre 2021 sono stati ospitati alcuni membri della press tedesca che avranno modo di toccare con mano le esperienze legate al turismo sostenibile in Costiera d’Amalfi. 

Un nuovo modo di viaggiare e vivere il territorio che è stato ben raccontato ed illustrato durante la conferenza stampa del 14 settembre presso gli Arsenali della Repubblica di Amalfi. 

Dal 25 al 29 ottobre, invece, sono stati ospitati i tour operator, membri del Forum Anders Reisen, in un workshop educativo dove avranno modo di incontrare direttamente gli operatori locali del turismo sostenibile per poi proporre le varie attività ai propri clienti. 

Il progetto Costiera Amalfitana verso un turismo sostenibile diventa quindi un’opportunità per tutta la destinazione per esaltare e proteggere i diversi ecosistemi che delineano le 14 municipalità che si estendono lungo tutto il territorio del Distretto Turistico Costa d’Amalfi, sviluppare infrastrutture senza emissioni e rafforzare l’agricoltura, la pesca, la produzione alimentare e l’artigianato locale.

Il Fiordo di Furore in Costa d'Amalfi
Furore. Photo of Vito Fusco

Le linee guida sul turismo secondo il G20

Durante il G20 tenutosi a Napoli lo scorso maggio, i Ministri del turismo hanno riconosciuto nella crisi pandemica un’opportunità di trasformazione del turismo in chiave più resiliente, sostenibile ed inclusiva, coinvolgendo cioè l’impegno delle comunità locali. Fra le sette aree di policy per il futuro del turismo identificate nelle Linee Guida G20 di Roma, i Ministri hanno sottolineato vari aspetti, fra cui l’importanza della trasformazione verde per sostenere l’ambiente alla scala globale e locale e l’ampliamento di investimenti e infrastrutture per concentrare le risorse su un futuro sostenibile per il turismo. 

In tale ottica, dal 2019 il Distretto Turistico Costa d’Amalfi con il supporto finanziario della Rete Sviluppo Turistico Costa d’Amalfi, grazie al Contratto di Sviluppo siglato con INVITALIA | Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa, ha messo a disposizione risorse economiche nello sviluppo di progetti volti a migliorare la mobilità in Costiera in chiave green.

Le colonnine di ricarica

Per un territorio raccolto come quello costiero dove è di vitale importanza per i residenti e per le comunità locali la salvaguardia della natura, la qualità dell’aria e il controllo dell’inquinamento acustico, promuovere una modalità alternativa di mobilita è fondamentale. Un auto elettrica, per esempio, risparmia fra il 40% e il 55% di CO2 rispetto a un veicolo a benzina e fra il 22% e il 40% rispetto a uno a diesel. 

A tutto ciò va aggiunto che i mezzi di trasporto autonomo elettrico non generano emissioni acustiche. Per incentivare l’utilizzo di tali mezzi Il Distretto Turistico Costa d’Amalfi, con la Rete Sviluppo Turistico Costa d’Amalfi, ha destinato importanti risorse finanziarie per la realizzazione di una rete di ricarica, che comprende in totale 20 colonnine, per la mobilità sostenibile. 

Partito nell’agosto del 2020 il progetto ha già visto l’installazione di 13 dispositivi di ricarica, e per la fine del 2021 l’impianto delle restanti 7. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con DriWE, start up innovativa riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico dedicata all’integrazione fra produzione di energia fotovoltaica e mobilità alternativa. Da Vietri a Positano chiunque può usufruire di tale servizio. 

I dispositivi, infatti, possono essere messi in funzione e gestiti direttamente da smartphone e attraverso un’apposita applicazione è possibile  individuare la colonnina più vicina, grazie alla mappa NextCharge Map che offre la geolocalizzazione immediata.

Mobilità elettrica e sostenibile Elettrify in Costa d'Amalfi
Photo Courtesy of Elettrify

Sull’Amalfitana in monopattino

Per chi, invece, non fosse dotato di auto elettrica, per facilitare gli spostamenti fra un comune e l’altro, è possibile noleggiare un monopattino elettrico. Un progetto questo che Il Distretto Turistico Costa d’Amalfi e la Rete Sviluppo Turistico Costa d’Amalfi ha realizzato in collaborazione con Elettrify, giovane startup attiva in soluzioni end-to-end di micro-mobilità sostenibile per la gestione in sharing di monopattini elettrici. 

In alcune località della Costa d’Amalfi, in appositi parcheggi verrano sistemati i Segway ES4, modelli di veicoli top gamma. Una flotta di circa 30 veicoli, infatti, verrà distribuita fra Vietri Sul Mare, Cetara, Minori, Amalfi, grazie anche al contributo di Tra.Vel.Mar dove i monopattini saranno disponibili nel porto d’attacco dei traghetti, Praiano e Positano. 

L’esperienza del monopattino ha molteplici vantaggi. Oltre a essere un mezzo pratico e facile da usare, offre l’opportunità di godere pienamente dei paesaggi che fanno da cornice all’iconica Amalfitana e contribuire alla salvaguardia del patrimonio naturale che ha reso la Costa d’Amalfi una delle destinazioni più coinvolgenti per gli amanti del turismo sostenibile.