L’Italia s’è desta a Vietri e del Buon Ricordo s’è cinta la testa

“1964-2014-2024” Tre date importantissime per l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la prima Associazione nata in Italia appunto nel 1964 per volere del suo fondatore Dino Villani (uomo d’arte e cultura, ma anche grande pubblicitario), che a Parma ha festeggiato i suoi cinquant’anni dieci anni fa e che il 9 aprile 2024 ne ha aggiunti altrettanti dieci di successi precisamente a Vietri sul Mare. Un’anzianità quella del Buon Ricordo che si è trasformata in saggezza ed esperienza con l’intento di migliorare e perfezionare la propria mission, ossia salvaguardare e valorizzare le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio ristoranti e trattorie di campagna e di città, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. 

 

Le degustazione di prodotti tipici delle regioni italiane che ha preceduto la cena

L’evento

L’evento, patrocinato dalla Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Vietri sul Mare, Distretto Turistico Costa d’Amalfi, è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio e della CNA di Salerno e il supporto dell’Associazione Ristoratori e della Pro Loco di Vietri. Alle 18, dopo la registrazione degli accrediti, sul Corso Umberto I è stata allestita nei pressi delle attività commerciali, sfruttando anche i bellissimi androni che si trovano lungo la strada, una ricca degustazione di prodotti regionali a cura degli associati Buon Ricordo, e di vini rinomati. Se per il Nord Italia a farla da padrone sono stati salumi e formaggi da estimatori come il castelmagno, lo scimudin, il bitto, il casera, il montasio, la forma di frant, il Centro si è distinto per le sue pizze rustiche come l’erbazzone, per il culatello, la pappa al pomodoro, il ciauscolo e la galantina di pollo, mentre il Sud è stato il tripudio di cuoppi strabordanti di fritti a base di anelli di cipolla, peperone crusco, e di prodotti ittici come il baccalà, la tartare di tonno, i cracker con burro e alici e di mozzarella filata al momento. Dopo questo maxiaperitivo, la cena di gala vera e propria è iniziata alle ore 20 sul Lungomare della Rosa dei Venti. Protetta da una tensostruttura trasparente di 1.000 mq, con tavoli rotondi da 10 persone, è stata preparata da 100 chef del Buon Ricordo. Il Sindaco di Vietri Giovanni De Simone ha così commentato: “Un grandissimo successo per il sessantesimo anniversario dell’associazione dei ristoratori del Buon Ricordo. Un onore e un vanto per Vietri sul Mare poter essere la città scelta per questo importante appuntamento che ha visto il nostro centro cittadino inondato di turisti, di professionisti della ristorazione e di tanta tanta vita. E Vietri si è fatta trovare pronta, accogliente ed efficiente. Una manifestazione impeccabile, organizzata nei minimi dettagli, grazie all’interazione tra l’amministrazione comunale e dell’Unione ristoratori Buon Ricordo. Un ringraziamento va a tutti loro che hanno reso possibile e godibile questo magnifico evento, a tutti i visitatori, espressione di un turismo virtuoso per i quali Vietri mira ad essere sempre più punto di riferimento, ed a tutti voi cittadini vietresi che avete accolto e vissuto l’evento in maniera esemplare. Per Vietri, sempre di più e meglio, per tutti”. Presenti anche gli allievi della Scuola alberghiera IPSEOA “R. Virtuoso” di Salerno, che con la loro passione e la grande voglia di apprendere hanno arricchito l’evento. 

La degustazione sul lungomare

Il menù si è articolato in quattro portate con ricette del Nord, Centro e Sud Italia. Tutta la cena è stata abbinata a diverse tipologie di Franciacorta DOCG, che hanno esaltato ogni singolo piatto, nello specifico Franciacorta Brut e Franciacorta Satèn Brut. Gli chef settentrionali hanno curato antipasti e primi, i secondi invece sono stati ideati dagli chef meridionali delle due Costiere, Sorrentina e Amalfitana, e i dessert dai pasticcieri dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano. L’antipasto ha previsto un baccalà mantecato alla veneta con polenta di mais bianco perla e crostone di pane ai cereali. La consistenza del baccalà mantecato è risultata vellutata e cremosa, grazie alla minuziosa lavorazione del pesce bollito e frullato, che lo ha reso irresistibilmente morbido al palato. Il sapore del baccalà ha trasmesso profondità e ricchezza, con una combinazione equilibrata di sapidità e dolcezza. Il baccalà, dopo essere stato essiccato e salato, ha conservato una nota distintiva di mare, che si è percepita chiaramente anche dopo la cottura. Questa nota salmastra è stata bilanciata dalla cremosità dell’olio extravergine d’oliva e dal dolce aroma del latte o della panna, che hanno aggiunto una morbidezza e una rotondità al piatto. Il primo piatto era a base di trofie “matte”al pesto genovese con basilico DOP e parmigiano reggiano DOP stagionato sessanta mesi. Quando le trofie vengono condite con il pesto genovese, il risultato è un piatto gustoso e equilibrato, in cui la pasta al dente si fonde armoniosamente con la salsa cremosa e aromaticamente intensa. Ogni boccone è stato un’esplosione di sapori mediterranei, con la dolcezza del basilico che ha contrastato la sapidità del formaggio e la nota tostata dei pinoli. In questo caso gli chef hanno aggiunto delle patate a tocchetti per creare un divertente gioco di consistenze e donare maggiore cremosità al piatto. La darna di ricciola scottata agli agrumi delle due costiere è stata servita come secondo. Il filetto di pesce cotto a bassa temperatura è stato adagiato su una julienne di verdure croccanti e completato con succo e zeste di arance e limoni. Il contrasto tra la morbidezza del trancio di ricciola e la croccantezza delle verdure ha creato un equilibrio perfetto di consistenze, mentre l’aroma fresco degli agrumi ha complementato delicatamente il gusto del pesce, senza sovrastarlo. Infine come dessert è stata portata a tavola una delizia al limone, dolce tipico della Costiera Amalfitana. Questo dolce ha sempre incantato il palato dei buongustai grazie alla vivacità del limone che si fonde armoniosamente con la dolcezza della crema, creando un capolavoro di semplicità e raffinatezza. Il dopo cena è stato allestito sulla terrazza della Rosa dei Venti ed ha previsto caffetteria, alta pasticceria vietrese, grandi lievitati, liquori ed infusi di bacche. “100 Chef per una sera” ha visto la partecipazione di tutti i Partner dell’URBR: oltre al Consorzio Franciacorta, Bellomo, Confagricoltura, Consorzio Parmigiano Reggiano, Coppini Arte Olearia, DiBALDO Spirits, Filette Prime Water, Illy Caffè, Molino Dallagiovanna, Cargill – Raggio di Sole, Riso Margherita, Zanussi Professional.  Il Presidente del Buon Ricordo Cesare Carbone ha aggiunto: “Siamo qui a Vietri per festeggiare i nostri sessant’anni e per fare del bene. Il ricavato della vendita dei biglietti acquistati per partecipare alla cena sarà totalmente devoluto in beneficenza a due associazioni locali che sono veramente fantastiche”.Il catering è stato curato da Exclusive catering e il servizio vini dai Sommelier dell’Ais Campania. 

La mise en place

lo scopo benefico

Le due associazioni del territorio che incasseranno i proventi della vendita dei biglietti del costo di 120 euro a persona sono L’Abbraccio OdV e OPEN – Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma Onlus, entrambe con sede a Salerno. La prima è impegnata a sostenere le famiglie con minori con diagnosi di spettro autistico e disabilità complessa, si occupa di ricerca di sostenitori e di raccolta fondi per la realizzazione di servizi di alta qualità. La seconda  sostiene progetti scientifici innovativi e si prende cura dei minori malati e delle loro famiglie. Il Presidente Carbone ha aggiunto: “Vogliamo ringraziare ogni singolo chef,  sommelier e volontario che ha contribuito a rendere questa serata possibile. Il vostro impegno e la vostra generosità sono il cuore pulsante di questa iniziativa e dimostrano che, quando ci uniamo per una causa comune, possiamo fare la differenza. Vi invitiamo a godervi la serata, a condividere momenti di gioia e a riflettere sul potere del dare e dell’essere parte di un movimento di solidarietà gastronomica che può apportare un piccolo ma significativo cambiamento. Grazie per il vostro sostegno e per essere parte di questa meravigliosa avventura di amore, condivisione, speranza e buona cucina”.

 

I piatti Solimene

La storica Ceramica Solimene, fin dal 1964 produce i famosi piatti del Buon Ricordo che raffigurano la pietanza simbolo di ciascun locale e vengono donati come “Buon Ricordo”, appunto, di un’indimenticabile esperienza culinaria. Come da tradizione, i commensali hanno ricevuto, in ricordo di una serata che si è preannunciata memorabile, il piatto del 60° dipinto a mano dagli artigiani di Solimene, realizzato in edizione speciale datata e numerata e in distribuzione solo in occasione dell’evento, a sottolinearne la storicità e l’unicità. Piatti divenuti ormai oggetto di collezionismo, ancor oggi decorati a mano, con inconfondibile stile vitale, allegro e naif, vengono dati in omaggio a chi degusta il “Menù del Buon Ricordo”, ovvero il Menù degustazione messo a punto da ciascun ristorante che, pur nel variare delle stagioni e quindi delle proposte, ha sempre come punto fermo la specialità – simbolo del locale effigiata sul piatto. L’idea è quella di creare una sorta di Giro d’Italia per “Collezionisti di Emozioni”, dedicato alla scoperta della straordinaria varietà dei territori e della gastronomia della penisola, esemplificata al meglio dai tanti Menù del Buon Ricordo.  

La serata si è conclusa con un brindisi collettivo, l’intonazione all’Inno di Mameli per ricordare che da Nord a Sud siamo un popolo unito, mentre gli ospiti, soddisfatti ed entusiasti, hanno potuto ammirare i fuochi pirotecnici dalla terrazza panoramica a chiusura di una cena indimenticabile, dove la passione per la gastronomia, l’eleganza, l’arte e la solidarietà si sono fuse in un’esperienza unica e straordinaria.