Passeggiando fra i vigneti di Furore

Un percorso che porta nel cuore della agricoltura eroica tipica del territorio. Un viaggio del gusto alla scoperta dei profumi e dei sapori del paese dipinto

29 giugno 2022, di Redazione. Foto di copertina di Salvatore Guadagno


Un itinerario che intreccia diversi percorsi. La via del vino porta alla scoperta dei vigneti di Furore. Ettari di terreno verticali arroccati sulla roccia testimoniamo la potenza e la determinazione della cosiddetta agricoltura eroica tipica della Costa d’Amalfi. 

Un viaggio del gusto che mira diretto a una delle eccellenze del territorio. 

I mille volti di Furore

E’ conosciuto come paese che non c’è per la sua architettura e per le sue case, tutte colorate, che sbocciano dalla montagna, o come il paese dipinto per i numerosi murales realizzati con il passare del tempo da artisti nazionali ed internazionali che decorano le strade. 

Tuttavia, il piccolo borgo, è famoso anche per i suoi vigneti, costruiti fra le rocce. Un esempio di come contadini locali hanno saputo, con gli anni, trasformare le difficoltà insite del territorio in una opportunità di crescita e di sviluppo a tal punto da incoronare Furore una delle destinazioni preferite per il turismo enogastronomico. 

Questo infatti è il villaggio che ha visto scalare il successo di una delle cantine più acclamate a livello mondiale: Cantine Marisa Cuomo, conosciuta per la qualità dei suoi vini, in particolare modo il bianco Fior d’Uva, vincitore di numero premi internazionali. E sono proprio i suoi vigneti arrampicanti a essere i protagonisti di questo itinerario. 

Il Fiordo di Furore in Costa d'Amalfi, ripreso con un drone. La postazione da cui lanciarsi nel blu del fiordo
Il Fiordo di Furore. Foto di Vito Fusco

L’intreccio con la storia

Si parte dai Monti Lattari, da una frazione di Agerola, da cui si apre una strada rurale che si affaccia su una distesa di vigneti. Tale percorso si interseca con il sentiero di Abu Tabela, dedicato al generale agerolese Paolo Avitabile, figura di spicco celebre per le sue imprese di guerra. 

Il nome Abu Tabela, infatti, fu dato al generale durante la sua permanenza a Peshawar, in Pakistan. Oltre alla sfilata di vigneti, il sentiero si caratterizza per la presenza di noccioli, castagni e alberi di Vitalba. Un paesaggio di un verde lussureggiante che pone la vista sul mare e sugli scenari fondanti della macchia mediterranea. 

La bravura degli imprenditori agricoli

Passeggiando su vie sterrate si arriva alla parte alta del Fiordo di Furore, una delle icone della Costa d’Amalfi, celebre per la sua architettura e per il suo mare cristallino. 

Da qui si attraversa il fiume da dove ha origine il fiordo per giungere ai vigneti eroici. Un luogo intriso cultura dove toccare con mano la dedizione, la fatica, il coraggio e la bravura con cui imprenditori agricoli, negli anni, hanno plasmato il territorio.