E’ uno dei borghi da cui nacque la Repubblica Amalfitana. Meta per i cultori dell’arte e i devoti alla fede cristiana, destinazione per gli amanti del trekking, la piccola cittadina racchiude la storia della Costa d’Amalfi
19 agosto 2022, di Anna Volpicelli. Foto di Michele Inserra @cartotrekking
Insieme a Pontone è uno dei più antichi insediamenti della Costa d’Amalfi da dove nacque la Repubblica Amalfitana. Avvolta nella Valle del Dragone, coperta da un manto dove il silenzio e la tranquillità regnano sovrani, Minuta è un piccolo borgo medioevale, appartenente alle sei contrade di Scala.
Una vita semplice nel Borgo Medievale di Minuta
Dalla piazzetta principale, dove ha sede la Chiesa dell’Annunziata, la vista si apre su uno degli scenari più magici del territorio. Da qui un susseguirsi di immagini si schiudono, scatto dopo scatto, come in un perfetto album fotografico: le mura della Basilica di Sant’Eustachio, i contorni di Ravello, Pogerola, le gole di Atrani ed Amalfi e l’infinito orizzonte delle acque del Golfo di Salerno.
Un matrimonio perfetto celebrato all’interno di un’esclusiva cornice dove il mare e i monti si incontrano e si tengono per mano supportandosi a vicenda. Dall’altro lato, sulla terra ferma, una fontana colma d’acqua disseta quotidianamente i cavalli e i muli che passeggiano per il borgo.
Un patrimonio artistico e religioso di Minuta in Costa d’Amalfi
La bellezza della sua posizione e dell’ambiente circostante non sono le uniche qualità che rendono Minuta un polo di attrazione. Esiste un ampio patrimonio artistico conservato all’interno della cripta della Chiesa dell’Annunziata.
Una ricchezza testimoniata sin dal 1817 da Salazar, luminare storico dell’arte del tempo, che già all’epoca illustrò il valore degli affreschi, che lui stesso evidenziò appartenenti al IX-X secolo, contenuti in questo luogo sacro. Sulle tre pareti si intrecciano diverse rappresentazioni, alcune delle quali andate distrutte, come quella dell’Annunciazione.
In parte visibili sono rimaste le forme di Maria ed Elisabetta, figure centrali dell’affresco sulla parete sinistra e quella del Cristo Bizantino dipinto sulla volta a crociera, dietro l’altare, accompagnato dalle rappresentazioni di San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista, il re Davide e il profeta Daniele.
La Natività, affrescata sopra l’altare, raffigura l’intimità di un momento storico fondamentale per la religione cristiana: a destra si vede San Giuseppe e in basso delle donne lavano il neonato. A sinistra l’angelo annuncia a due pastori la nascita del Redentore. Infine, sulla stessa parete dietro all’altare in basso, vengono raffigurati San Giorgio e San Nicola, con la sua leggenda.
La cripta della Chiesa dell’Annunziata, non solo rappresenta un luogo intriso di misticismo per i devoti, ma anche un vero e proprio museo per gli amanti dell’arte.
Il cammino verso uno stato naturale in Costiera Amalfitana
Il borgo medievale è anche una destinazione per gli appassionati del trekking. Da Minuta parte un sentiero che conduce nella parte alta della Valle delle Ferriere, che abbraccia completamente il territorio di Scala.
Qui fra un verde lussureggiante e una natura rigogliosa si trovano ancora i ruderi delle antiche fabbriche specializzate nella lavorazione di ferro di origine medioevale.
Cascate, dolci suoni dell’acqua che accompagnano in questo tratto hanno origine dal fiume Canneto, fiume che attraversa la Valle, e che oltre ad irrigare le coltura serviva anche a dare energia le antiche cartiere che caratterizzavano un tempo il tratto più basso, quello della zona di Amalfi, della riserva naturale.
L’itinerario che parte da Minuta si sviluppa come una favola il cui racconto inizia in una civiltà che ha conservato ancora una forte impronta medievale, fatta di strade strette, piccoli scorci, e antiche mura, di muli che trasportano alimenti, legna e materiali più pesanti e di contadini che animano le vie del borgo.
E dal fievole rumore di una vita materiale, la favola continua con le sue parole trasportando i lettori in una dimensione più primitiva, quasi selvaggia, dove la natura ferma con l’inchiostro ogni instante della vita dell’uomo mettendolo a nudo, ed è qui che con estrema umiltà tutto si fa silenzio.