Il paese dipinto, così è conosciuto Furore. Nel 1983 il villaggio si trasformò in un crocevia di artisti che da tutta Italia e da diverse parti del mondo arrivarono in Costa d’Amalfi per decorare i muri di Furore. Più di 120 opere che raccolgono dipinti e sculture, delineano la vocazione artistica del borgo.
Fra questi troviamo i murales, collocati presso l’entrata del borgo, di Avigone Hugo Sanze e Arno Geisseler, conosciuto i come Repy.
Nei pressi del Fiordo di Furore, invece si può ammirare la rappresentazione dello stesso nell’opera di Antonella Costa, pittrice ligure. I dipinti si snodano piano piano, come in un museo, a cielo aperto, lungo tutto il paese. Un progetto che testimonia la natura di una destinazione che da sempre ha abbracciato le diverse culture che nei secoli si sono radicate nel territorio, senza stravolgere la sua vera assenza, ma semplicemente arricchendolo.
Conosciuto anche come “il paese che non c’è”, meta ambita è il Fiordo di Furore, nato da una spaccatura creata da un torrente, un museo nella natura che ha contribuito a inserire Furore nella classifica dei Borghi più Belli d’Italia e che ha ispirato il cinema italiano: basti ricordare il celebre film Amore di Roberto Rossellini con Anna Magnani. Nel Fiordo ancora oggi si trovano i monazzeni dei pescatori, vecchi depositi di attrezzi: nei secoli, infatti, il fiordo ha svolto una funzione di approdo per le imbarcazioni.
La furia della acque che si scagliavano voracemente nel Fiordo ha dato vita al suo nome, Terra Furoris, ossia Terra del Furore. La sua collocazione fra mare e monti ha sviluppato quella che viene definita un’agricoltura eroica. Nel VI secolo, infatti, i contadini locali cominciarono a costruire i primi terrazzamenti. Successivamente costruirono le viti sui muri di roccia.
Da un territorio estremo sono nati dei vini eroici, riconosciuti a livello Internazionale per la loro qualità. Furore, infatti, è il borgo dove ha sede una delle più importanti cantine italiane, le Cantine Marisa Cuomo, che proprio a questa terra ha dedicato tutti i suoi vini.
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