Due Fratelli, monolitici e leggendari faraglioni, dominano il primo tratto di costa che delinea il paesaggio marino di Vietri sul Mare in Costa d’Amalfi.
Blu cobalto, giallo brillante e verde intenso dipingono i lineamenti della “Prima Perla della Costiera Amalfitana”, il primi borgo che si incontra arrivando da Salerno. Famosa in tutto il mondo per l’arte della ceramica, una sfilata di maioliche decorano in modo distintivo ogni scorcio di questa cittadina.
Tra le vie strette di Vietri sul Mare
Nelle vie strette, infatti, botteghe, laboratori e veri e propri templi dell’artigianato esprimono l’essenza unica di questo borgo che dall’età del Rinascimento fino ad oggi, ha fatto l’ingresso nel mondo attraverso le sue ceramiche. Dalle antiche origini etrusco-sannite, simbolo di questa ricchezza culturale e artistica è l’inconfondibile cupola in ambrogette maiolicate della chiesa di San Giovanni Battista in Vietri sul Mare, posta a dominio di un mare chiuso tra le due anse del golfo di Salerno dove la storia ha camminato insieme a miti e leggende.
Una storia antica che rimanda all’etrusca Markinna, “a Tirreni condita” scriveva il geografo Strabone, opulenta città, florida di commerci e traffici, distrutta dalle orde barbariche di Genserico e da cui nacque Veteris ad mare. Una operosità, quella del popolo vietrese, che si è snodata lungo tutti i secoli con opifici industriali, gualchiere, insediamenti tessili, cartiere, cantieri navali e botteghe artigianali che hanno sviluppato e incrementato una civiltà fatta di argilla.
Nel corso dei secoli, infatti, è stata residenza di molti artisti locali, nazionali e internazionali che qui hanno costruito un vero e proprio impero dell’arte. Basta dare uno sguardo all’Arciconfraternita dell’Annunziata e del Rosario, con la sua facciata, i soffitti e i pavimenti abbigliati con colorate maioliche, cosi come le decorazioni della Villa Comunale. Non c’è angolo, infatti, di Vietri del Mare che non esprima la laboriosità e il talento di chi ha trasformato questa tradizione in un vero e proprio marchio distintivo.
I simboli dell’arte di Vietri sul Mare
Fra i simboli di quest’arte, famosi i ciucciarielli vietresi, gli asinelli icona del territorio, realizzati dal ceramista tedesco Richard Dolker, che negli anni ’20 si trasferì a Vietri sul Mare facendo da apripista all’avvento dei “Tedeschi di Vietri”, artisti del nord Europa che letteralmente rivoluzionarono lo stile ceramico vietrese.
Le sette frazioni di Vietri sul Mare in Costa d’Amalfi
Divisa in sette frazioni, Marina, Albori, Raito, Benincasa. Dragonea, Iaconti e Molina, ognuna delle quali ha una sua identità. Marina di Vietri, infatti, situata alle pendici del borgo, è il luogo di accesso alla lunga spiaggia costellata da numerosi stabilimenti balneari.
Raito, celebre per essere la residenza di Lucio Liguori, talentoso ceramista locale, e per ospitare Villa Guariglia, il museo della ceramica Vietrese che espone una collezione permanete di opere; Albori, un piccolo paese incastonato sulle alte colline, inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia.
Dragonea, la più alta delle frazioni di Vietri sul Mare dove è nato Gabriele Fasano, che nel 1689 tradusse in napoletano “La Gerusalemme Liberata”; Benincasa con le sue edicole votive che si susseguono lungo i vicoli del paese, Icaconti, che sorge a circa 300metri dal livello del mare e Molina, che deve il suo nome all’antica presenza di mulini ad acqua, alimentati dai numerosi affluiti del fiume Boca.
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